Copertina 8,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2021
Durata:82 min.
Etichetta:Parlophone

Tracklist

  1. SENJUTSU
  2. STRATEGO
  3. THE WRITING ON THE WALL
  4. LOST IN A LOST WORLD
  5. DAYS OF FUTURE PAST
  6. THE TIME MACHINE
  7. DARKEST HOUR
  8. DEATH OF THE CELTS
  9. THE PARCHMENT
  10. HELL ON EARTH

Line up

  • Steve Harris: bass, keyboards
  • Dave Murray: guitars
  • Adrian Smith: guitars
  • Bruce Dickinson: vocals
  • Nicko McBrain: drums
  • Janick Gers: guitars

Voto medio utenti

AMICI DI METAL.IT!
vi abbiamo lasciato l'intero mese di agosto all'asciutto (in tutti i sensi) ma era solo per darvi una tregua, dato che una nuova stagione metallica è alle porte e si rinizia...col botto!
Infatti, volenti o nolenti, detrattori o idolatri, l'uscita di un nuovo album degli IRON MAIDEN segna senza alcun dubbio l'evento principale di quell'annata, ed il 17esimo album della band di Steve Harris intitolato "Senjutsu" è ormai prossimo, visto che la data di uscita è stata fissata per il 3 settembre 2021.
Ed allora come potevamo esimerci dal proporvi una MASSICCIA esposizione dello staff di Metal.it a riguardo? Anche nel nostro caso, tra scettici ed innamorati, tra recensioni, pareri ed unboxing, ci alterneremo in video e testualmente, ed alla fine di questi intensi giorni sarete VOI i protagonisti con una mega diretta epocale in cui, finalmente, ci direte senza peli sulla lingua cosa ne pensate veramente di "SENJUTSU"!

Ma iniziamo con un TRACK BY TRACK a cura del nostro spasimante numero #1 (oddio, dovrà vedersela con Ermo...) ovvero il nostro Cafo che, oltre ad aver acquistato la super deluxe fan enthroned in secular wooden box of the forest of Sherwood edition di cui vi mostrerà presto il contenuto, ha già ascoltato l'album così tante volte da farne un approfondito track by track, con tutte le considerazioni (positive e...negative) del caso.

Siete pronti per ricominciare?
Stateci dietro e sempre illuminati dalla gloria di Metal.it!

Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

Altre recensioni per questo album:

IL migliore dai tempi di No Prayer For The Dying

Disco veramente valido perché nessun pezzo, a mio modesto avviso, merita meno della sufficienza. Disco che richiede un attento ascolto. Per me, mezzo punto in meno rispetto al voto del recensore ma consiglio a tutti di prenderlo.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 22 ott 2021 alle 14:24

uscirà "The Worst of..Irons"(2006-2021)??

Inserito il 12 ott 2021 alle 21:06

Purtroppo dopo ripetuti ascolti sono giunto alla conclusione che questo è uno degli album peggiori della discografia dei Maiden. Sono partito con l'entusiasmo di chi non vedeva l'ora di ascoltare musica nuova da parte di uno dei gruppi più importanti della scena metal mondiale , all'amara constatazione che ormai non hanno più nulla dire e da proporre , un continuo riciclo del riciclo che ormai ha stufato , almeno per quanto mi riguarda, Peccato !

Inserito il 06 set 2021 alle 19:43

Purtroppo, per quel che ho ascoltato dell'album, non posso che concordare con le critiche negative. Se gli highlights dell'album sono, a detta di molti, The writing oh the wall e sSratego (e Darkest hour che salvo anche io) allora non ci siamo proprio. Meglio un Smith/Kotzen che ha classe da vendere. È una band che non deve dimostrare più niente a nessuno e magari per questo scrivono come scrivono. Ma alla fine confermano solo che oltre a non dover dimostrare niente a nessuno, non hanno nemmeno più niente da mostrare! E alla loro età e nella posizione al trono che si sono guadagnati. Quando sei in vetta, molla la pezza e vivi di quanto di buono hai saputo fare. Altrimenti, fai come Valentino Rossi. Poi ovvio, ci sono i fan boys che se Steve Harris facesse un album di 134 minuti dove improvvisa con l'oboe, griderebbero al miracolo. Gente che spende 80 euro per un concerto dei Maiden e poi se hanno degli dei della musica ancora sconosciuti che suonano nel bar sotto casa per 5 euro, di inventano la scusa che è meglio andare altrove che almeno senza musica possono parlare. A 45 anni non ho più miti intoccabili. Ma i Maiden hanno il mio rispetto per ciò che hanno rappresentato e rapprentano. Come già detto, dovrebbero farsi solo ai lìve dove, tra qualche falsetto di troppo e qualche coinvolgimento del pubblico per tirare il fiato, anche il buon vertice fa ancora la sua poteva figura. Quella ormai è la loro dimensione dove ancora sono metallers. Quando fanno queste uscite dimostrano che spesso prevale l'altra faccia, quella dimostrato dal Bruce se ne va, no Bruce torna e cioè quella dei business men

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.