I
Vitam Aeternam sono un gruppo decisamente atipico e particolare che nel 2022 è giunto al secondo album in studio ed è proveniente dalla fredda Norvegia.
Quella che è la patria del
Black Metal ospita anche un pregevole trio Progressive Rock che a differenza di tanto Neo Prog e Prog Metal non si limita ad uno sterile revival di idee trite e ritrite. Anche se i riferimenti sono evidenti e a conti fatti non si può parlare di chissà quali rivoluzioni musicali, il gruppo in questione ha una forte personalità.
Non parliamo del classico Prog Sinfonico e/o romantico che ormai è stato fatto in così tante salse che ormai spesso e volentieri si copia (pure male) quanto fatto dai migliori
Yes o
Genesis, ma di un qualcosa di più particolare.
All'ascolto il primo nome che mi è balzato istintivamente alla mente è stato quello dei
Devil Doll: dal mitico gruppo italo-sloveno in effetti si prende non solo la musicalità, ma anche quell'attitudine che portava a prendere il Progressive Rock e ad unirlo non solo alla Musica Classica, ma anche a tetre atmosfere gotiche, il tutto unito a vari stili vocali e durate elevate per un risultato finale molto teatrale.
Lo stile vocale molto espressivo oltre a
Mr. Doctor rimanda (pur con tutti i distinguo del caso) ad un certo
Mike Patton e la matrice Rock è di scuola moderna (
Leprous).
Lavoro da ascoltare con estrema attenzione per i vari passaggi musicali ricchissimi di tanti elementi strumentali e sovrapposti: provate ad immaginarvi un disco solista di
Devin Townsend in salsa Gothic Rock e il risultato potrebbe essere molto simile a questo
"Revelations of the Mother Harlot".
La strada intrapresa da questo trio è sicuramente quella giusta, se i
Vitam Aeternam riusciranno a smussare gli angoli e a maturare ancora un po', beh con i prossimi lavori rischiano di entrare tra i grandi del Prog nord europeo!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?