[Presenza di un certo livello all'
Ama Festival di quest'anno]
Un po’ per diletto, un po’ per scambiare dei pareri con altri appassionati, un po’ come esercizio, durante quest’anno ho cominciato in maniera scherzosa a fare delle
opinioni non richieste (
#opinionenonrichiesta) su facebook e instagram di tutti quei concerti e festival che per un motivo o per un altro, spesso non ho scritto alcunché su queste pagine virtuali.
Ora con il 2023 agli sgoccioli, credo che sarebbe bello fare un recap di quanto vissuto quest’anno e perché no? Magari raccontarsela un po’ tra musica live e aneddoti di vario tipo, quindi ecco un riassuntone (assolutamente non richiesto ovviamente) di tutto questo diviso in due parti.
Perché due parti? Beh, citando l’adagio “via il dente, via il dolore” prima cito tutto quelle che ritengo essere cose più o meno negative, mentre poi vado su quelli che ritengo essere stati i concerti più belli, magari menzionando qualche posto degno di lode.
Partendo quindi da tutto quello che non s’ha da fare comincio.
Come prima cosa i suoni di merda: siamo nel 2023, pure le realtà piccole ormai hanno raggiunto un certo livello e nei contesti medio-grossi ancora capitano suoni pessimi? Pazienza se ciò capita nelle realtà più piccole, ma quando l’esborso economico si fa più esoso ad un certo punto dico che è una vergogna nei confronti di tutto il pubblico che va a vedere la musica dal vivo,
spesso con dei sacrifici e in un periodo economico non buono per molti.
Tre casi emblematici:
- i
Messa (reduci dall’ottimo “
Close” e dal piacevolmente inutile “
Live at Roadburn”) dal vivo spesso e volentieri hanno dei suoni vergognosi che nascondono la bella voce di
Sara e se permettete, una cosa del genere li ammazza dal vivo;
- al
Solo Macello di quest’anno, nel bel
Circolo Magnolia, per qualche strana ragione ignota pure lì si è persa la voce del cantante dei
Church of Misery… tra l’aver fatto 400km tra andata e ritorno quasi solo per loro, il fatto che il gruppo Doom/Stoner made in Japan non capita così tanto spesso dalle nostre parti e l’aver sfornato un album della madonna, il culo rode e pure parecchio;
- all’
Arci Tom di Mantova con i
Vision Divine fecero un vero e proprio disastro, trasformando la storica formazione Power/Prog nostrana in un gruppo Thrash/Hardcore, il che è tutto dire.
[Vorrei evitare di uscire dai patri confini per avere suoni del genere]
Gli orari dei concerti infrasettimanali e domenicali: cari organizzatori, la gente il giorno dopo lavora o va a scuola! Il Venerdì e il Sabato si può andare avanti ad oltranza, ma provare a fare i concerti ad orario di cena/aperitivo durante la settimana? Anche la domenica…. Durante il lockdown si parlava di fare i live pomeridiani di domenica, cosa che poi puntualmente non è avvenuta. E dire che il mitico
Punky Raggae Pub (in provincia di Treviso) dimostra che questo è possibile, almeno nelle realtà underground!
Palma Nera per i locali l’assegno al
The Factory, posto a un tiro di schioppo da Verona est: assolutamente troppo incoerente e incostante con la programmazione, pertanto c’è una certa incertezza attorno. Il Metal ormai lo hanno messo in secondo piano per serate ben più frivole, che peccato!
Inoltre molte date manco venivano pubblicizzate a dovere, quindi è capitato che con una band del calibro degli
Ufomammut con il loro Sludge psichedelico, fossimo davvero in quattro gatti, per serate dal sapore dolce e al tempo stesso amaro.
C’è anche da dire che la scena veronese rispetto ad altre (Vicenza, Treviso soprattutto e in misura minore Padova e Venezia) è abbastanza difficile e poco ricettiva.
[Uno dei nomi più prestigiosi dell'underground italiano]
La pit zone la posso comprendere solo per le persone che hanno qualche disabilità motoria di qualche tipo, il resto è solo una pratica di merda per gente che abbocca all’amo.
Sulle date similari che nel raggio di relativamente pochi km si sovrappongono ne vogliamo parlare? Che è? Una guerra tra poveri?
La gente non può essere contemporaneamente in più posti e tocca fare delle scelte. A volte dolorose, molto dolorose.
E a proposito di guerra tra poveri,
BASTA VITTIMISMO DA PARTE DI UNA CERTA FETTA DELLA SCENA METAL ITALIANA!
Avete semplicemente rotto il cazzo: in ogni dove ci sono leccaculo che per un promo o un accredito venderebbero pure la madre, altri che elogiano delle cagate atomiche, la critica nostrana tratta (ovviamente e giustamente) con una certa attenzione la scena autoctona, quindi di che vi lamentate? E infatti chi veramente vale (
Messa,
Fulci,
Whiskey Ritual,
Cripple Bastards ecc), non ha tempo da perdere per queste cazzate.
[Una delle poche band che ha mantenuto un'attitudine R'nR]
A proposito di polemiche: andare a vedere la band del proprio partner o di questo o quell’amico non vuol dire supportare l’underground o sostenere la scena, al massimo è sopportare qualcuno o qualcosa.E visto che le polemiche non sono mai abbastanza aggiungo il fatto che le persone prese male dovrebbero starsene a casa e non venire a cagare il cazzo a chi semplicemente vuole svagarsi un attimo: siamo a un concerto Metal, non alla sagra della polenta, quindi se qualcuno per sbaglio vi viene addosso perché sta pogando, beh può capitare. Se ciò vi crea un disagio esistenziale assolutamente intollerabile, beh, mettetevi di fianco o un po’ indietro, non davanti, citrulli che non siete altro!
Altra cosa che è cosa buona e giusta ribadire:
è inutile che passiate metà del tempo a fare foto o filmati con il cellulare, tanto la maggior parte di queste cose amatoriali fa letteralmente schifo al cazzo.
Pagan Fest 2023: so che l’edizione di quest’anno è stata un grande successo, ma tra band che non c’entravano una fava (i
Trick or Treat al
Pagan? Seriamente?), il cambio di location (ai due laghi era assolutamente perfetto, molto suggestivo e decisamente in tema) e una band headliner a dir poco insulsa (gli
Alestorm sono pure interessanti con quel Folk Metal piratesco, ma sono pure molto banali e si sono ridicolizzati come non mai nel corso degli ultimi anni), con tutto il rispetto per chi ha lavorato sodo a tutto questo, beh l’ho trovata una baracconata fatta e finita.
Avrà avuto un grande successo, ma il
Pagan Fest è stato stuprato nella sua essenza.
[Il circo dei pirati]
La data di Padova dei
Rammstein: non per il concerto in sé (i
Ramm sono dei professionisti, tengono ancora botta, le loro canzoni dal vivo sono una figata, pure quelle degli ultimi due album e la scenografia è un qualcosa di assolutamente fuori di testa), ma per tutto il contorno: tutti i servizi elargiti, dal parcheggio, passando a cibi e bevande, hanno dei prezzi criminali.
E vendere le bottigliette d’acqua a 3 euro a Luglio è da grandissimi figli di puttana.Poco da fare, nel Bel Paese i grandi eventi sono un incubo e sarebbero da evitare.
Perché non si riesce ad invertire questo trend negativo?
Se fossimo più furbi magari, ci renderemo conto che no, non vale la pena subire tutto questo per certi nomi.[Immagine eloquente]
Il poco coraggio dei grandi eventi: per carità a band come
Metallica,
Iron Maiden,
Megadeth,
Judas Priest,
Slipknot e via discorrendo gli si vuole un gran bene nonostante alcune di esse abbiano avuto un declino davvero accentuato, però in Italia rispetto al resto d’Europa c’è davvero poco coraggio con la scelta non solo degli headliner, ma pure delle band di supporto, il che è davvero un gran peccato perché ci sono un sacco di band più giovani o più di nicchia che hanno qualcosa da dire. All’estero se ne sono accorti da anni, in Italia a parte qualche felice eccezione (
Frantic,
Venezia Hardcore,
Distruggi la Bassa e pochi altri), ancora no.
[Come dimostrano questi Fest, c'è vita all'infuori dei soliti noti]
In ultima istanza cito le band che quest’anno mi hanno lasciato l’amaro in bocca:
- i
Wind Rose al
Feffarkhorn mi hanno ribadito che l’ultimo album “
Warfront” è davvero piatto e banale. Canzoni tutte troppo simili tra di loro e pure inutilmente lunghe… ribadisco che l’entusiasmo del loro pubblico merita musica di ben altro livello!
- Probabile che i
Frozen Crown al
Summer Crock abbiano avuto una giornata no, però intanto il concerto fatto era davvero brutto, particolarmente sottotono, con poco brio, suoni discutibili e poca verve. Peccato, perché i loro album in studio non sono male.
Spero che ciò sia avvenuto per tutta una serie di circostanze sfortunate, sennò danno pure ragione ai loro detrattori…
- I
Katatonia all’
Ama Festival sono stati vergognosi tra una sola chitarra (quindi davvero mosci), suoni anche in questo caso discutibili, il cantante parecchio svogliato e con lo stesso entusiasmo che ho io quando comincio il turno.
Da prendere a bottigliate.
- Per i
Possessed al
Luppolo in Rock mi è dispiaciuto veramente, perché il buon
Jeff Becerra è uno che avrebbe tutti i motivi per tirare giù tutti i santi del calendario e che invece, con grande forza di volontà va avanti e continua a fare buona musica e poi perché il
Luppolo in Rock è un bel festival che merita l’attenzione di tutti noi… però tra suoni completamente sporchi e impastati ed un
Jeff svociato, questa esibizione è da dimenticare.
- I
Deathless Legacy sono uno dei nomi più “in” del Metal italiano eppure devo dire che non mi convincono fino in fondo: trovo che la parte scenografica (davvero di livello) prevalga su quella musicale e quest’ultima trova una grande, grandissima altalena qualitativa tra i singoli (pazzeschi, ad esempio “
Ora Pro Nobis” ti si stampa in testa e non ti lascia più) ed il resto dei pezzi che spesso sfociano nel mero riempitivo.
I vari paragoni con i
Death SS che leggo in giro, sono ridicoli.
- Alla fine cito un trittico presente al
Dissonance Festival di quest’anno,
Destrage,
Soen e
Ten 56.
Destrage poco da fare, rispetto alla volta che li vidi al
Firenze Metal, hanno fatto un concerto con il freno a mano tirato e hanno avuto dei volumi inspiegabilmente bassi.
Forse sciogliersi è la scelta giusta, nonostante una bella carriera e l’ennesimo album interessante e fantasioso pubblicato lo scorso anno.
Soen, una lagna dal vivo: non ci siamo. Se questi sono i loro live, spero che si levino dai coglioni perché il Prog non ha bisogno di certi fanfaroni. Che poi il Prog è altra cosa...
Ten 56, l’unione tra Deathcore e Nu Metal fatto da loro è di una ripetitività imbarazzante, pezzi letteralmente fatti con lo stampino: poi sul pezzo Trap fatto dal cantante è meglio non esprimersi. Spero di dimenticare il prima possibile questi francesi e aggiungo che per fortuna
Fulci,
Meshuggah e
Damned Spring Fragnantia hanno salvato capra e cavoli!
No davvero, credo che sia la band più ridicola che abbia avuto la sfortuna di ascoltare.
[Se tutto l'album fosse su questi livelli...]
Ultimo punto, che è il più grave di tutti, le violenze: non farò il nome del festival nel quale è successo questo, ma che nel 2023 una donna venga violentata penso che sia di una gravità inaudita, se questa bestialità poi avviene all’interno di un fest (di una scena nella quale si promulgano certi valori e ideali), credo che ciò sia, se possibile, ancora più grave.[Pure in Sudafrica portano il loro Brutal Death Metal]