(18 febbraio 2011) Goblin - 18 Febbraio 2011 (Alpheus Club, Roma)

Info

Provincia:RM
Costo:20 Euro
Quanti di voi sono cresciuti guardando i film di Dario Argento, e quanti di voi hanno ormai nel sangue quell'oscuro e inquietante motivo che sta alla base della linea melodica di Profondo Rosso, per non parlare di Suspiria, Phenomena e tanti altri ancora, quanti? Io credo veramente molti. Tutta questa oscura magia è opera dei Goblin, un gruppo che ha segnato in maniera indelebile la concezione di "colonna sonora", ma più in generale anche del Progressive Rock italiano, quello degli anni 70, quello che in sostanza metteva paura al mondo, e nel caso dei Goblin il termine Paura non è affatto casuale. Sono passati 30 lunghissimi anni da quando la band ha suonato l'ultima volta a Roma, con alle tastiere Claudio Simonetti, vero e proprio genio creativo, senza nulla togliere a Massimo Morante e a tutti gli altri. Ma riavere Claudio Simonetti è come riavere Bruce Dickinson negli Iron Maiden, è il tratto distintivo. Grazie all'emittente capitolina Radio Rock si è potuto concretizzare questo evento: rivedere i Golbin dal vivo a Roma con la formazione quasi originale, i 3/5 diciamo, ma va bene così, c'è poco di cui lamentarsi.

L'Alpheus Club è il luogo dove due (se non più) generazioni di appassionati di musica potranno gustarsi lo spettacolo, da cui verrà tratto un dvd di prossima pubblicazione, tanto per non farsi mancare nulla in proposito. Prima del concerto l'affluenza di pubblico mi è sembrata preoccupante, nel senso negativo del termine: poche presenze, e poco entusiasmo... ma per fortuna mi sbagliavo, con il tempo la sala concerti si è andata riempiendo fino all'orlo, e questo è un risultato con i fiocchi, un attestato di stima da parte di un pubblico che evidentemente aspettava da molto tempo questo evento.

Nulla da eccepire sotto il profilo tecnico, tranne un primo disguido che ha fatto ricominciare lo show dall'inizio, ma niente di che, anzi, un incidente superato con il massimo dell'ironia e della tranquillità, del resto non tutti i "click" riescono con il buco. L'audio si è dimostrato equilibrato e pulito, inoltre mi ha fatto un certo effetto ascoltare brani come Back To The Goblin, Mad Puppet, E Suono Rock, Phenomena, Suspiria e ovviamente Profondo Rosso riletti in chiave decisamente più robusta, non vorrei dire Metal perchè mi sembra esagerato, ma evidentemente l'esperienza di Simonetti con i Daemonia, e la presenza di Titta Tani dietro le pelli si fanno sentire. Impressionante inoltre la scioltezza con cui Massimo Morante e tutti gli altri musicisti si lasciavano andare in fughe che profumano di puro e incontaminato Progressive Rock, con quel tocco di macabra oscurità che poi è il loro tratto distintivo, e a questo punto va sottolineata anche la prestazione di Claudio Simonetti dietro i tasti d'avorio: semplicemente sorprendente. E' stata la prima volta che ho potuto saggiare le sue qualità musicali dal vivo, e vi garantisco che è un piacere starlo a vedere/ascoltare mentre volta su quei tasti.

La scaletta è stata tutto sommato equilibrata, con brani estratti dalle colonne sonore che li hanno resi celebri in tutto il mondo e altre canzoni prese direttamente da album come Roller e Il Fantastico Viaggio Del Bagarozzo Mark, dischi magari meno fortunati dal punto di vista commerciale, ma comunque storiche testimonianze di quale potenziale era a disposizione la scena Progressive Rock italiana del periodo. Il concerto dura quasi due ore, eppure volano via come se nulla fosse, lasciando un segno che sarà rimarcato ulteriormente all'uscita del Dvd. Speriamo soltanto non sia stata una chimera. I Goblin dal vivo più spesso non fanno male, anzi, fanno storia.


Setlist:

Intro – Magic Thriller
Mad Puppet
Dr. Frankenstein
Roller
E suono Rock
Acquaman
Non ho sonno
Death farm
Goblin
L’Alba Dei Morti Viventi
Zombi
Suspiria
Tenebre
Phenomena
Profondo Rosso
Zaratozom

Report a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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