(23 novembre 2013) Incantation + Ragnarok + guests, @ Circolo Colony (BS), 23-11-2013

Info

Provincia:BS
Costo:23 €
L'ultimo concerto del tour europeo degli americani Incantation fa tappa a Brescia, presso il Circolo Colony, dopo aver toccato il giorno precedente Calenzano. Una serata davvero divertente, con un sacco di soprese che non ti aspetteresti da un concerto di metal estremo ma che fortunatamente fa capire come l'andare in tour sia di fatto un divertimento, anche per band che sono in giro da una ventina d'anni. Anche questa sera la band di John McEntee sarà accompagnata sul palco da Bastard Saints, Survive e Ragnarok.

Bastard Saints



Una volta entrati nel locale (molto spazioso, con diversi comodi divanetti sparsi qua e là), si nota immediatamente il banchetto del merch degli Incantation dove è la band stessa a vendere le proprie cose e che interagisce spesso e volentieri con i fan che vengono a chiedere foto, autografi o semplicemente a fare due chiacchiere. Dall'altro lato della sala, immancabile anche il banchetto della FOAD Records di Giulio dei Cripple Bastards, verso la quale mi dirigo nella speranza di non trovare nulla di interessante, per non alleggerire troppo il portafoglio. Speranza vana, ovviamente. Sono le 21.10 circa quando sul palco del Colony gli italiani Bastard Saints danno il LA alla serata: non conoscevo la band, fautrice di un death metal pesante ma al contempo abbastanza intricato, con diversi cambi di tempo e con parti di chitarra da mal di testa. Buona la resa on stage del combo, soprattutto da parte del cantante e da uno dei due chitarristi, che si danno da fare per muoversi e cercare di coinvolgere un pubblico ancora poco numeroso ma che non manca di sostenere il gruppo. Lo scream del cantante è più grindcore che death metal, ma l'accoppiata funziona comunque molto bene, anche se i suoni sono forse un po' pastosi e non permettono di seguire troppo bene le trame e lo svolgersi dei pezzi. In mezzora di esibizione i Bastard Saints comunque lasciano un'impressione positiva e cedono il palco alla band successiva.

Survive



Tocca quindi ai nipponici Survive tenere occupato il pubblico del Colony, che piano piano sta aumentando di numero anche se il locale è piuttosto lontano dall'essere pieno. Anche loro sono per me una new entr assoluta, e fin dalle prime note della loro esibizione è chiaro che la loro proposta è decisamente di diretta ed ignorante di quella dei Bastard Saints: si parla quindi di un thrash metal piuttosto violento ed in your face, sporcato dalle vocals grezze del cantante e chitarrista, ma che insiegabilmente in alcuni momenti lascia spazio ad aperture melodiche, con arpeggi e clean vocals che personalmente ho trovato davvero forzate e fuori luogo. Sicuramente la presenza scenica non manca ai Survive, che per quanto brutti come la fame non stanno mai un attimo fermi sul palco, ma musicalmente il sottoscritto li ha trovati un po' piatti ed anonimi. Il pubblico ha seguito abbastanza numeroso il gruppo, mentre è da registrare la presenza in prima fila degli Incantation al completo, che sventolavano anche delle fotografie del cantante fotocopiate divertendosi come matti. Il party/concerto è solamente all'inizio!

Ragnarok



Altra band, altro cambio di genere: tocca infatti ai norvegesi Ragnarok devastare le orecchie dei presenti e già dal loro ingresso sul palco è evidente come il gruppo sia artefice di un black metal norvegese di stampo classico. Pittati come da manuale e con espressioni truci, questi ragazzi (tra i quali spicca certamente il corpulento chitarrista, che per l'occasione sfodera una mega croce rovesciata al collo) tengono compagnia al pubblico del Colony per circa tre quarti d'ora: non conoscevo la band e devo ammettere di non essere un fan sfegatato del genere, ma i Ragnarok mi hanno dato l'impressione di essere abbastanza impersonali e non particolarmente efficaci, anche se sulle assi del palco il gruppo ha messo in mostra una certa presenza scenica, a partire dal cantante HansFyrste che ha ripetutamente cercato di coinvolgere un audience che, pur presente in discreto numero, non si è mai lasciata andare a manifestazioni di entusiasmo estreme. Globalmente ineccepibili, ma nella musica dei Ragnarok mi è parso mancasse quel taglio gelido, ferale che nel genere proposto è quanto mai essenziale. Anche nel loro caso, le altre band della serata hanno voluto fare una sopresa salendo sul palco durante l'esibizione con tanto di facepainting e posate di plastica con cui improvvisare delle croci rovesciate: in prima fila a far festa ancora un John McEntee che sembra davvero divertirsi come un ragazzino, cose bellissime da vedere e che fanno un gran bene al metal.

Incantation



In lieve ritardo rispetto alle tempistiche comunicate dall'organizzazione, tocca finalmente agli headliner Incantation prendere possesso del palco e vomitare sui presenti, che ormai si accalcano numerosi davati al palco, raggiungendo la zona mixer. Il concerto inizia con la doppietta "Invoked Infinity"-"Ascend Into the Eternal" tratte dall'ultimo ed ottimo "Vanquish in Vengeance" e sebbene il gruppo sia in palla appare evidente come i volumi siano regolati non troppo bene, dal momento che la chitarra di McEntee è completamente sovrastata da quella di Alex Bouks, che infatti gesticola in direzione mixer per sistemare la cosa. Purtroppo la situazione non migliorerà nel corso dell'esibizione, cosa che spingerà il locale a pubblicare il seguente messaggio il giorno successivo sulla pagina Facebook del Colony:
Circolo Colony ha scritto precedentemente:

"Vorrei scusarmi per il problema tecnico che abbiamo avuto durante il concerto dei Ragnarok e degli Incantation. Purtroppo un genio ha avuto la brillante idea di infilare la mano nella zona dietro il mixer dove ci sono i cavi di collegamento audio, con il risultato che ha strappato il cavo di segnale che va alla bancata destra del palco. Il nostro fonico ha cercato di aggiustare in qualche modo il danno, ma purtroppo ci sono stati diversi momenti dove il segnale andava e veniva, dando chiaramente la sensazione di suoni "del cazzo", quando invece non era un problema di suoni ma solo di mancanza di segnale. Ci scusiamo ancora per il disagio, stiamo sistemando la cosa a prova di "pirla"""
Nonostante gli inconvenienti tecnici, il gruppo procede la propria marcia inarrestabile a suon di death metal feroce e dai rallentamenti sulfurei, dando in pasto i presenti alcuni classici targati Incantation, come "Decimate Christendom", "Iconoclasm of Catholicism", "Progeny of Tyranny" e raggiungendo il culmine del coinvolgimento con la strepitosa "Ibex Moon", attesa febbrilmente da tutti. Il pubblico è decisamente più partecipe e presente rispetto ai gruppi precedenti, e a più riprese scatena il pogo in prossimità delle prime file, mentre l'headbanging accompagna la musica del gruppo. D'altronde come resistere e non esaltarsi di fronte alle accelerazioni ed ai rallentamenti degli Incantation? Per quanto l'esibizione sembri stregata dal punto di vista tecnico, costringendo nel bel mezzo della scaletta ad un rapido cambio di chitarra il leader John McEntee, la band suona compatta e precisa, e pur non avendo una spiccata presenza scenica è in grado di prendere in mano il pubblico. Magie del death metal.
Durante l'esibizione, il gruppo viene raggiunto sul palco da Survive e Ragnarok per un brindisi a suon di Jack Daniels dal momento che, come è lo stesso McEntee a spiegare, quella odierna è l'ultima data del tour e le band ci tengono a festeggiare insieme prima di rifare ritorno a casa. Come se non bastasse, i Ragnarok faranno irruzione più tardi indossando solamente il tanga firmato Incantation (prelevato dal merch ufficiale del gruppo) e scateneranno così l'ilarità sia degli Incantation che del pubblico.
Insomma, grande esibizione quella che la band americana ha offerto ai presenti questa sera, e fortunatamente gli scazzi tecnici non hanno inciso sull'esito della serata. Si ringraziano Nihil Prod. ed il Circolo Colony per la disponibilità e la collaborazione.

Setlist:

Invoked Infinity
Ascend Into the Eternal
Oath of Armageddon
Lead to Desolation
Progeny of Tyranny
The Fallen
Shadows of the Ancient Empire
Decimate Christendom
Iconoclasm of Catholicism
Christening the Afterbirth
Anoint the Chosen
Vanquish in Vengeance
Primordial Domination
Dying Divinity
Ibex Moon
Blissful Bloodshower
Devoured Death

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 02 dic 2013 alle 01:33

Bel report Michele, peccato non esserci stato, anche per vedere i Ragnarok col tanga 0_0