(22 novembre 2018) Shinedown Live Alcatraz, Milano

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La band di Jacksonville (Florida) è stata protagonista di un live all’insegna della classe e dell’energia
L’Alcatraz di Milano, che era sold out come Brent Smith ha puntualmente sottolineato in uno dei suoi frequenti monologhi al pubblico, ha tributato al gruppo un’accoglienza caldissima, dimostrando di conoscere a memoria tutta la setlist cantata a squarciagola La loro musica si rifà a bands quali Alice in Chains, Soundgarden e strizza nel contempo l’occhio a sonorità moderne in un mix che unisce potenza con melodia
Potenza espressa dalle varie “Devil”, tratta dall’ultimo album “Attention Attention” che ha aperto lo show, “Diamond Eyes”, “Sound Of Madness” che ha fatto saltare tutto l’Alcatraz, il metal-rap di “Cut the Cord” e “Enemies”, e melodia con “Follow You” ( una ballad elettrica da brividi ) e soprattutto la stupenda, acustica “Simple Man” dei Lynyrd Skynyrd. Inutile rimarcare il fatto che il vero punto di forza del gruppo è la voce di Smith che anche dal vivo ha dimostrato di essere potente e chiara con solo qualche accenno di caduta negli acuti più alti ma stiamo veramente parlando del classico “pelo nell’uovo”
Non solo, Smith ha anche dimostrato di essere un grande frontman che sa tenere in pugno l’audience, come quando la faceva cantare o muovere le mani a comando o come quando ha chiesto alle prime file che stavano premendo sulle transenne, di arretrare, ma soprattutto ha dimostrato grande empatia ringraziando il pubblico che è il vero “capo” (boss, come ha detto lui) e in particolare quello di Milano che dopo aver riempito il locale Santeria a Giugno di quest'anno ( qualche centinaio di posti ), ieri ha occupato l’Alcatraz con 7.000-8.000 posti
Molto buona anche la prova del bassista Eric Bass che ha suonato e saltato come un indemoniato aiutando non poco Brent Smith nelle backing vocals, mentre il chitarrista Zack Myers ha dimostrato concretezza e pochi fronzoli. Gli Shinedown si sono mossi bene sul palco dimostrando grande professionalità, peccato la mancanza di bis nel finale e sopratutto ( almeno per me ) l'assenza di quel capolavoro metal che è "Devour"!
Come guests, ci sono stati i Press To Meco, giovane band inglese di belle speranze ( ma senza arte ne parte ) ma soprattutto gli Starset che onestamente non conoscevo ma che invece sono stati molto scenografici con fondali e costumi futuristici da Odissea nello spazio.

Shinedown Setlist :
Devil
Diamond Eyes
Cut The Cord
Black soul
I'll flw
Bully
Unity
State Of Mind
Enemies
Get up
Kyc
Second Chance
Misfits
Call me
Simple man
Sound Of Madness
Brilliant

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