(13 maggio 2022) Vision Divine + SkeleToon + From the Depth - Alchemica, Bologna

Info

Provincia:BO
Costo:10
Venerdì 13 maggio ci è data l’occasione per poter vedere dal vivo i Vision Divine, una delle bands-caposaldo della scena power/prog nostrana. Ad accompagnarli sul palco dell’Alchemica di Bologna, ci saranno gli SkeleToon ed i From the Depth; il bill insomma, si preannuncia a dir poco interessante.

LA LOCATION
L’Alchemica è un’associazione culturale che, oltre al locale che ospita l’evento, gestisce anche una sala prove e tante altre attività connesse con la musica. Il locale (ed il relativo palco) non è grande, ma l’impianto, ascoltato durante il sound check a locale vuoto, sembra di ottima fattura.
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PRE-SHOW
Ormai le interviste pre-show di Sbranf stanno diventando un’abitudine, e anche questa volta ho avuto il piacere di ‘importunare’ membri di tutte e tre le bands, che si sono dimostrati gentili, simpaticissimi e disponibili alle mie domande ‘storte’. C’è un clima, insomma, rilassato e piacevole, a parte l’ovvia fretta di completare il check in tempo per l’inizio delle danze.

FROM THE DEPTH
I parmensi From the Depth aprono le danze alle 21,30, e sin da subito i suoni sono potenti e buoni. La band sa tenere benissimo il palco, ed il frontman Raffo Albanese non fa prigionieri, anche se il pubblico è poco (ma molto partecipe). La scaletta insiste sui due albums della band, pescando anche due brani dal loro ultimo EP, in cui i FDD hanno rivisitato in chiave metal dei classici del pop anni 80/90, e così il pubblico ha la possibilità di ‘godersi’ perle del calibro di “Catch the Fox” di Den Harrow e “What is Love”, cantata a squarciagola dai presenti. Personalmente gradisco poco queste commistioni, ma devo ammettere che al pubblico piace, e allora amen! Ultima nota in calce ad un’ottima esibizione: questo è l’ultimo concerto per il bravissimo (e giovanissimo!) chitarrista Simone Martinelli nelle fila dei From the Depth, ma sarà il suo primo con la band che seguirà in scaletta! Un passaggio di consegne fatto veramente ‘a domicilio’!
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SKELETOON
La band di Tomi Fooler e soci, accolto quindi il nuovo entrato, si lancia in una scaletta a rotta di collo, pescando dalla intera discografia ed offrendo uno spettacolo potentissimo, divertente e molto ben suonato! Ogni tanto i suoni si impastano un po', e la voce di Tomi tende a sparire sotto un mare di doppia cassa, ma poi tutto torna a posto e possiamo goderci gli acuti stratosferici di cui Mr. Fooler è capace! Menzione d’onore per il batterista della band, una macchina devastante di potenza assoluta! Ma non manca la chicca: a metà esibizione, infatti, salirà a sorpresa sul palco Alessandro Conti dei Trick or Treat, per duellare su “The Truffle Shuffle Army”, tratta dal loro terzo album a tema Goonies. Tomi è inarrestabile, i ragazzi salgono e scendono dal palco mentre suonano, ed il clima di festa è assicurato, per i (purtroppo) non tantissimi che si stanno godendo lo show. Well done!
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VISION DIVINE
Un piccolo ritorno a casa per me, che con i VD ho un legame di vecchia data, ma è la prima opportunità di vedere (e sentire!) Ivan Giannini dietro al microfono, a cantare i brani di “When all the Heroes are Dead” ma anche quelli del glorioso passato della band, visto che non verrà escluso nemmeno un album dalla scaletta. Vista la defezione recente di Mike Terrana, a mitragliare da dietro le pelli stasera ci pensa Mattia Peruzzi, in prestito dai Labyrinth (spoiler: come al solito Mattia è una persona carinissima e gentilissima giù dal palco, ma appena sale dietro la batteria diventa una BELVA, con tanto di drum solo in scaletta. Non promosso, di più). Il locale a questo punto non conterà più di 50-60 unità, roba da matti se si pensa al passato pre-covid, ma da qualche parte bisogna pur iniziare, ed i Vision Divine trattano i presenti come se fossero a Wembley: concerto tiratissimo, preciso nell’esecuzione e buono nei suoni, con una scaletta da infarto ed un Ivan Giannini in stato di grazia, voce molto più ‘spessa’ e profonda di quanto i soli acuti possano far credere. La band tira via una scaletta da infarto, per la gioia dei presenti, che si conclude con un “La Vita Fugge” che è ormai IL classico dei VD. Ancora una volta, insomma, centro pieno per Olaf Thorsen e soci.
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p.s. le gallerie complete delle foto sono disponibili sulla nostra pagina Facebook. Tutte le foto sono © Martina Monti per Metal.it, vietata la riproduzione senza il permesso.
Report a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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